“Romanzo criminale”, confermato il carcere per l'ex maresciallo
Il parroco Salvatore Santaguida assieme a Saverio Patania in una foto agli atti dell'inchiesta
VIBO VALENTIA Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 15 persone coinvolte nell'operazione antimafia “Romanzo criminale”, riguardante il clan dei Patania di Stefanaconi. Ad emettere il provvedimento il gip di Catanzaro, Maria Rosaria Di Girolamo, che ha disposto anche gli arresti domiciliari per Antonio Sposato, 38 anni, di Stefanaconi.
Le misure di custodia in carcere riguardano i familiari del boss Fortunato Patania, ucciso il 18 settembre 2011. Si tratta della moglie, Giuseppina Iacopetta, 60 anni, e dei figli Nazzareno, Saverio, Salvatore, Bruno, Andrea e Giuseppe. Destinatari del provvedimento anche i fratelli Cosimo e Damiano Caglioti, 26 e 25 anni, di Sant'Angelo di Gerocarne; Francesco Lopreiato, 28 anni, di San Gregorio d'Ippona; Alessandro Bartalotta, 23 anni, Toni Mazzeo, 38 anni, Riccardo Cellura, 32 anni, Maria Consiglia Lopreiato, 31 anni, di Stefanaconi. Ordinanza in carcere anche per l'ex maresciallo Sebastiano Cannizzaro, già comandante della Stazione dei carabinieri di Sant'Onofrio, per il quale però vengono meno i gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati di favoreggiamento, falso e abuso. Tornano in libertà Caterina Caglioti, 32 anni, e Alex Loielo, 21 anni. Associazione mafiosa, estorsione e usura sono le accuse contestate a vario titolo.
Tra gli indagati c'è anche don Salvatore Santaguida, 47 anni, di Sant'Onofrio, già parroco di Stefanaconi, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e rivelazione di segreti d'ufficio. Nei suoi confronti, il pm della Dda di Catanzaro Simona Rossi aveva chiesto l'arresto ma il gip distrettuale l'ha rigettato.